giovedì 6 novembre 2014

UN’UNICA CLASSE CONTRO IL RAZZISMO E IL CAPITALE



Il gra


Il grande Capitale e la sua crisi pone le basi di una grande contraddizione: crea, attraverso le sue guerre imperialiste e i suoi grandi privilegi le condizioni per le quali grandi masse di immigrati scappano dalla violenza e dalla miseria dei propri Paesi per cercare speranze di democrazia e lavoro salpando nelle nostre coste. Una volta arrivati qui però questi uomini e queste donne diventano il capro espiatorio delle condizioni di crisi e disoccupazione in cui versano i lavoratori italiani. Con l’aggravarsi della crisi i populisti di governo e di “opposizione” alimentano sempre più il razzismo, scaricando il loro fallimento nella figura dell' immigrato il nemico da combattere e da rendere fuori-legge poiché causa delle terribili condizioni della classe operaia e lavoratrice nel nostro Paese. 
Dobbiamo rifiutarci di cadere in questo tranello.  
Dobbiamo tenere presente con quale logica vengono gestiti i flussi migratori nella fortezza-Europa. Le attuali politiche italiane intendono controllare il numero dei migranti stabilendo delle quote d'ingresso per tipi diversi di lavoratori e rilasciando permessi sulla base di un contratto scritto. Questo sistema crea ad arte le condizioni di sfruttamento dei lavoratori immigrati, costretti ad accettare qualsiasi condizione pur di lavorare e di risiedere legalmente nel nostro territorio.

Numerose inchieste fanno emergere quali sono le reali condizioni dei lavoratori immigrati nelle nostre campagne: a Eboli come a Santa Croce centinaia di braccianti costretti a vivere in baraccopoli fatiscenti, donne costrette a cedere a ricatti sessuali, uomini costretti a “doparsi” per reggere il carico di 12 ore di lavoro continuativo per una paga di 30 euro al giorno. 
Anche se  in modo diverso anche i lavoratori italiani sono costretti a rinunciare alle proprie garanzie salariali, alle condizioni di sicurezza nei propri luoghi di lavoro, ad accettare le regole disumane della progressiva precarizzazione. 
Grillo e Salvini si sfidano a chi è più razzista, a chi la spara più grossa contro gli immigrati, aiutati dai media che veicolano il loro messaggio di odio contro il diverso allo scopo di creare una guerra fra poveri, in modo che gli italiani accecati dall’odio della propaganda razzista non vedono le politiche neo-liberali che per anni i governi di centrodestra e centrosinistra portano avanti contro i lavoratori, contro i giovani, contro gli ultimi che abbiano la cittadinanza italiana o straniera.


Ebbene, l'unico strumento di reale liberazione dei lavoratori italiani e stranieri è l'unità di classe. Solo riconoscendosi nella stessa classe lavoratrice stranieri e italiani potranno segnare la propria svolta, solo riconoscendo nel Capitale la ragione della drammatica situazione della classe lavoratrice, del suo sfruttamento e della sua crescente precarizzazione  ci si potrà liberare dalle condizioni che vedono i lavoratori sempre più poveri e la classe dominante arricchirsi sul sudore della classe operaia.

                                           


UNITED WE WIN                                                                                                                      

ONE SOLUTION: REVOLUTION!


                              Partito Comunista dei Lavoratori Sez.RG





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