venerdì 18 aprile 2014

Nota del PCL sul Museo d' Africa e il Comitato 9 Aprile



Sebbene siamo stati invitati a far parte del Comitato per la chiusura del Museo (comitato 9 aprile) noi del PCL abbiamo deciso di non aderire per una serie di motivazioni che abbiamo già spiegato in sede di assemblea del suddetto comitato ma che vorremmo spiegare anche a tutta la cittadinanza.
Siamo contrari alle posizioni del comitato, contrari sia nel metodo sia nel merito delle questioni aperte:
nel merito, siamo del parere che nessun museo debba essere chiuso perchè luogo di memoria e cultura. La nostra posizione risiede nel totale stravolgimento del suo senso, che venga trasformato in un museo antifascista. Vogliamo, in sostanza, che tutti i testi esposti vengano riscritti in chiave antifascista, che si renda merito alla Resistenza, che quel museo sia di monito a che le nefandezze e i crimini della dittatura del ventennio non vengano più a ripetersi.
Ci fa’ piacere che, seppur poco convinti, il comitato abbia cambiato idea e adesso propone, in maniera un po’ confusa, la possibilità che il museo venga rivisto in chiave antifascista;
nel metodo siamo contrari all'approccio che il comitato ha e vuole avere nei confronti dell'Amministrazione Piccitto cadendo di fatto in un vero e proprio tranello. E' ormai chiaro a tutta la cittadinanza infatti come la Giunta a 5 stelle voglia operare in termini di tagli alla spesa pubblica (un esempio è la totale mancanza di politiche sociali a danno dei disoccupati). Se si tratterà dunque di operare un risparmio per le casse comunali con la chiusura del museo il Sindaco avrà una perfetta sponda politica (per giunta a sinistra!) nel comitato.
Il rischio è  che il “comitato 9 aprile” diventi la stampella, a sinistra, di questa amministrazione.
Il nostro invito è quello invece che il comitato così come tutta le organizzazioni di sinistra in città si sgancino dal doppio-filo che li tiene legati all'amministrazione a 5stelle e che si aggiungano a noi nell'essere (ad oggi l'unica) forza di opposizione dal basso a questa  amministrazione contraria all' interessi dei lavoratori e dei disoccupati.

Partito Comunista dei Lavoratori Sez. Ragusa

False promesse e cibo scaduto: le ricette del M5S ragusano

L'amministazione ragusana  a cinque stelle promette sussidi e lavoro per i disoccupati, promesse che sono una presa in giro per tenere buoni i disoccupati sempre più stremati dalla povertà. L'unica soluzione adottata per queste famiglie bisognose di lavoro è stata quella di "donare" ogni mese due chili di pasta, un pezzo di formaggio e la marmellata, e tanti non ricevono nemmeno quel poco! Nemmeno il miglior Chef pieno di fantasia potrebbe inventare un piatto con solo pasta, pecorino e marmellata! Ma tralasciando gli ingredienti mancanti nel pacco elemosina dei filantropi grillini, tanti, tra gli indigenti, in questi mesi hanno già denunciato di aver ricevuto cibo scaduto da parte dell'amministrazione a cinque stelle. Mercoledi pomeriggio, durante la distribuzione dei pacchi alimentari agli indigenti presso il punto spesa solidale di Ragusa Ibla, uno dei destinatari dei pacchi riceve l'ennesimo cibo scaduto, un pezzo di formaggio con muffa, e non era di certo gorgonzola. Il disoccupato dopo aver visto l'ennesimo pezzo di formaggio andato a male lo ha gettato contro il consigliere Brafa,  gridando che gli indigenti non sono delle bestie, pensare che questa amministrazione da loro cibo scaduto solo perchè sono poveri è una cosa vergognosa.

Comunicato Stampa del Partito Comunista dei Lavoratori Sez di Ragusa

I fatti accaduti presso il centro di distribuzione  delle derrate alimentari nella giornata di ieri sono un serio campanello d'allarme sulla situazione della città di Ragusa. La consegna di cibo a chi è in difficoltà è solo l'ultimo stadio della putrescenza della società in cui viviamo. La concessione dell'elemosina, per di più costituita dagli scarti dei consumi dei più abbienti, non può lenire la ferita inferta alla dignità di chi si trova oggi in grave difficoltà a causa della disoccupazione. La crisi del capitale, che grava interamente sulle spalle dei lavoratori e dei disoccupati si appesantisce sempre di più, segnando ogni giorno il destino di centinaia e centinaia di giovani e non, facendoli precipitare nell'abbisso della miseria. Non saranno i pacchi di pasta, nè le false promesse dell'assessorucolo di turno, nè la caritatevole elemosina delle istituzioni, nè tanto meno la volontà politica del populista M5S a soffocare il grido di rabbia che proviene, sempre più acuto, dal nuovo proletariato urbano, costretto tra il precariato cronico da una parte e la perdità di dignità inferta dagli aiuti (per di più avariati). La necessità della lotta per una società fondata su basi differenti da quelli della competizione disumana e dell'anarchia produttiva del capitalismo diventano oggi sempre più cogenti. Per questo il Partito Comunista dei lavoratori si schiera accanto al movimento degli indigenti, lavorando affinchè la lotta per il pane di oggi diventi presto una lotta organizzata per la piena occupazione come preludio di un paese governato dai lavoratori. Per questo solidarizziamo in pieno con le sacrosante lotte di chi oggi è in difficoltà o di chi teme di esserlo domani, per questo invitiamo tutti i sinceri compagni di sinistra della città a divincolarsi dall'abbraccio mortale di un'amministrazione incapace, bugiarda e allo stesso tempo impotente, per la costituzione di un fronte unico di lotta che sostenga politicamente le lotte dei più disagiati e dei giovani incolpevolmente abbandonati sull'uscio della società.

Pieno appoggio al comitato dei disoccupati.

Per la costituzione di un fronte unico contro i partiti borghesi, i loro governi e le loro amministrazioni, contro le derive populiste e reazionarie per una vera uscita a sinistra dalla crisi
PCL SEZ RAGUSA

domenica 6 aprile 2014

Disoccupati contro l'amministrazione a 5 stelle



Giovedì 3 aprile il comitato dei disoccupati ragusani, (di cui nostri militanti del PCL fanno parte) insieme alla Camera del lavoro di Ragusa, hanno manifestato tutta la loro rabbia nei confronti dell'amministrazione 5 stelle. Finalmente sempre più lavoratori e disoccupati prendono coscienza sul fatto che non potrà essere questa amministrazione a dare risposte ai loro bisogni. La grande rivoluzione promessa in campagna elettorale dal movimento 5 stelle si e' sciolta come neve al sole lasciando solo disperazione tra i lavoratori e i disoccupati. Per nascondere il totale fallimento della loro amministrazione, i 5 stelle portano avanti progetti in piena continuità con le iniziative messe in campo dalle passate amministrazioni: sussidi a pioggia (una tantum), distribuzione di alimenti (2 pacchi di pasta al mese!) e l'organizzazione di eventi e seminari "sul sociale". Non e' questa la ricetta migliore per sostenere economicamente i disoccupati. E' stato ribadito con forza durante il sit-in che i disoccupati non vogliono il sussidio o i pacchi di pasta: vogliono il lavoro. Come sezione ragusana del PCL continueremo a dare il nostro contributo per organizzare la lotta del comitato disoccupati. Per questo saremo presenti al prossimo consiglio comunale, assieme al comitato, per rivendicare il diritto al lavoro per tutti i cittadini. Questo e' per noi solo il primo passo di una lotta che vogliamo sia estesa e generalizzata, che coinvolga i disoccupati, i precari ed i lavoratori tutti. Una lotta che metta in discussione non solo l'amministrazione 5 stelle ragusana ma tutto il sistema politico capitalista.