Sebbene siamo stati
invitati a far parte del Comitato per la chiusura del Museo (comitato 9 aprile)
noi del PCL abbiamo deciso di non aderire per una serie di motivazioni che
abbiamo già spiegato in sede di assemblea del suddetto comitato ma che vorremmo
spiegare anche a tutta la cittadinanza.
Siamo contrari alle
posizioni del comitato, contrari sia nel metodo sia nel merito delle questioni
aperte:
nel merito, siamo del
parere che nessun museo debba essere chiuso perchè luogo di memoria e cultura.
La nostra posizione risiede nel totale stravolgimento del suo senso, che venga
trasformato in un museo antifascista. Vogliamo, in sostanza, che tutti i testi
esposti vengano riscritti in chiave antifascista, che si renda merito alla
Resistenza, che quel museo sia di monito a che le nefandezze e i crimini della
dittatura del ventennio non vengano più a ripetersi.
Ci fa’ piacere che,
seppur poco convinti, il comitato abbia cambiato idea e adesso propone, in maniera
un po’ confusa, la possibilità che il museo venga rivisto in chiave
antifascista;
nel metodo siamo
contrari all'approccio che il comitato ha e vuole avere nei confronti
dell'Amministrazione Piccitto cadendo di fatto in un vero e proprio tranello.
E' ormai chiaro a tutta la cittadinanza infatti come la Giunta a 5 stelle
voglia operare in termini di tagli alla spesa pubblica (un esempio è la totale
mancanza di politiche sociali a danno dei disoccupati). Se si tratterà dunque
di operare un risparmio per le casse comunali con la chiusura del museo il
Sindaco avrà una perfetta sponda politica (per giunta a sinistra!) nel
comitato.
Il rischio è che il “comitato 9 aprile” diventi la
stampella, a sinistra, di questa amministrazione.
Il nostro invito è
quello invece che il comitato così come tutta le organizzazioni di sinistra in
città si sgancino dal doppio-filo che li tiene legati all'amministrazione a 5stelle
e che si aggiungano a noi nell'essere (ad oggi l'unica) forza di opposizione
dal basso a questa amministrazione contraria
all' interessi dei lavoratori e dei disoccupati.
Partito Comunista dei Lavoratori Sez. Ragusa